La neoplasia della prostata è il tumore maligno più frequente nel sesso maschile e la sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età. La diagnosi precoce ci consente di identificare la malattia quando ancora é limitata alla prostata e la sopravvivenza dei pazienti é continuata ad aumentare negli ultimi 30 anni. L’intervento da noi proposto per tale patologia é rappresentato dall’asportazione della prostata mediante l’utilizzo del robot con eventuale prelievo dei linfonodi in base al rischio della patologia. Tale intervento viene eseguito in anestesia generale. Vengono creati sei piccoli accessi addominali per l’inserimento dei bracci robotici e laparoscopici. L’intervento per via robotica può essere intraoperatoriamente convertito in uno laparotomico (cioè con taglio sulla pancia) in caso di difficoltà o complicanze intraoperatorie. Al termine deII’intervento si posizioneranno un catetere vescicale e un drenaggio addominale come avvisaglia di eventuali raccolte intraddominali. Quest’ultimo viene rimosso, a parte casi eccezionali, all’intervento del ricovero ospedaliero, mentre il catetere vescicale viene rimosso generalmente dopo circa 10 giorni. Le piccole ferite cutanee vengono suturate e il Paziente verrà seguito per le medicazioni fino a dopo la dimissione. L’intervento può presentare, oltre alle comuni complicanze di ogni intervento chirurgico ed anestesiologico, complicanze sia intraoperatorie che postoperatorie specifiche di cui il Paziente verrà dettagliatamente informato durante la spiegazione del consenso informato e ne potrà discutere con i medici così come del rapporto rischio/beneficio dell’intervento. Le complicanze postoperatorie a distanza sono costituite dalla disfunzione erettile, che potrebbe essere trattata farmacologicamente, e daII’incontinenza urinaria, variabili a seconda dell’invasività dell’intervento che verrà decisa in base al rischio e alla localizzazione del tumore. L’incontinenza in particolare può essere transitoria e migliorare in un tempo variabile da poche settimane ad un anno di distanza daII’intervento grazie agli esercizi di ginnastica del pavimento pelvico a cui il Paziente verrà addestrato durante il ricovero. L’intervento di prostatectomia robotica ha il vantaggio di ridurre il tempo di ospedalizzazione, il dolore post-operatorio e accelerare la riabilitazione del Paziente alle sue normali attività quotidiane senza modificare i benefici oncologici già noti con la precedente tecnica non robotica nettamente più invasiva per il Paziente.

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