I tumori del rene rappresentano una proporzione variabile tra il 2 e il 5 per cento di tutti i tumori (a seconda dell’età) ed originano dalla proliferazione rapida ed incontrollata delle cellule che compongono le strutture dei reni.

La forma maligna più comune è l’adenocarcinoma renale e può presentarsi in diverse varianti (a cellule chiare, a cellule granulose, a cellule sarcomatose o miste). E’ necessario intervenire tempestivamente a trattare il tumore nelle fasi iniziali poiché potrebbe migrare attraverso vasi sanguigni e linfatici ad altri tessuti ed organi formando delle metastasi, cioè masse neoplastiche distanti dalla malattia di origine (soprattutto nei polmoni, fegato e ossa).
L’équipe dell’Urologia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova offre ai suoi Pazienti trattamenti chirurgici d’avanguardia, grazie al supporto delle nuove tecnologie.

Cause

Tra i fattori di rischio più importanti c’è Il fumo di sigaretta. Sembrano essere implicate anche obesità, ipertensione arteriosa o insufficienza renale di lunga data, predisposizione genetica (soprattutto per le forme genetiche di tumore come la Sindrome di Von Hippel-Lindau), ed esposizione professionale ad alcune sostanze tossiche (come l’amianto e il cadmio).
Non essendoci strategie di prevenzione effettivamente efficaci, il consiglio è quello di ridurre il più possibile i fattori di rischio. Consigliamo dunque astensione dal fumo di sigaretta, ridurre il peso corporeo e condurre uno stile di vita sano e attivo, con un’alimentazione bilanciata.

Sintomi

La maggior parte delle neoplasie renali si presenta senza sintomi ed è diagnosticata in modo del tutto incidentale durante l’esecuzione di una ecografia addominale o una TAC eseguite per altri motivi. Raramente compaiono sintomi come ematuria (sanguinamento dalle vie urinarie), dolore lombare o disturbi generali come stanchezza, calo di peso, febbre, dolore alle ossa o in altri distretti corporei coinvolti dal tumore.

Diagnosi

L’utilizzo di mezzi diagnostici sempre più precisi ha consentito nel tempo una diagnosi più precoce dei tumori renali. Nel sospetto di un tumore del rene è indicata una visita dallo specialista urologo; gli esami più frequentemente richiesti sono:

Ecografia

uno strumento di diagnostica per immagini non invasivo, utile per valutare la dilatazione delle cavità renali e la presenza di masse solide;

TAC

uno strumento a radiazioni ionizzanti che consente di fornire informazioni fondamentali circa la forma, la grandezza e la posizione precisa del tumore.

Risonanza magnetica

che utilizza campi magnetici e onde di radiofrequenza per evidenziare le vie urinarie e i reni ed individuare eventuali condizioni patologiche.

Cura

Il trattamento del tumore al rene si basa sempre sullo stadio della malattia: nei tumori localizzati e localmente avanzati è in primo luogo quello chirurgico. In presenza di tumore metastatico, invece, il trattamento preliminare resta tendenzialmente chirurgico, preceduto o seguito da chemioterapia o immunoterapia.
La gestione può prevedere a seconda dei casi un approccio chirurgico di nefrectomia parziale (rimozione di parte del rene) con risparmio del rene, o un’asportazione completa del rene (nefrectomia radicale), per una radicalizzazione oncologica nelle lesioni localmente avanzate.
Il reparto di Urologia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova è all’avanguardia sull’utilizzo di nuove tecnologie come la chirurgia robotica la chirurgia video-laparoscopia e la crioablazione per offrire un trattamento personalizzato che coniughi il massimo risultato oncologico con la minor invasività possibile.
Tuttavia nei casi più complessi può essere necessario un approccio a cielo aperto (cioè con taglio sulla pancia), in particolare quando il tumore del rene si estende nel circolo venoso provocando lo sviluppo di un trombo neoplastico, che può spingersi verso il fegato anche fino al cuore richiedendo una gestione multidisciplinare che coinvolge anche i chirurghi epato-biliari e i cardiochirurghi.

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